OSTEOPOROSI: COSA PUO’ FARE LA FISIOTERAPIA

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Per tutta la vita l’uomo deve confrontarsi con il rischio di una carenza di calcio e di un’impropria distribuzione di questo all’interno dell’organismo. Biologicamente la corretta concentrazione di calcio nell’organismo è mantenuta da un complesso sistema di regolazione chiamata omeostasi calcica che permette di reperire la quantità di calcio da un distretto corporeo e di veicolarlo direttamente nelle zone che lo necessitano per la costruzione di nuovo tessuto osseo senza però alterare minimamente il gradiente di concentrazione extracellulare e intracellulare.

 

Frequentemente, durante il processo di invecchiamento, questo equilibrio può essere compromesso e questo contribuisce all’inizio di diversi quadri patologici sia scheletrici sia extra-scheletrici. Nell’età avanzata infatti si osserva un progressivo spostamento di calcio dal compartimento scheletrico a quello extra-scheletrico e dal compartimento extracellulare a quello intracellulare. Si assiste così alla riduzione della massa minerale ossea dello scheletro mentre le strutture articolari vengono compromesse nella loro funzione proprio dalla disposizione elevata di sali di calcio.

 

Generalmente se il deficit di calcio avviene nello tessuto scheletrico si evidenzia un inizio di osteoporosi mentre, se l’eccesso di calcio si riscontra nel tessuto extra-scheletrico, si apre il grande capitolo dell’arteriosclerosi e dell’ipertensione arteriosa, con le enormi conseguenze sulle morbilità ad esse associate.  Allo stesso tempo molte patologie neurologiche da invecchiamento vedono probabilmente nel calcio una delle possibili cause: sia la sclerosi laterale amiotrofica che la demenza senile sembrano essere caratterizzate da abnormi contenuti di calcio nel sistema nervoso centrale e da una riduzione delle capacità funzionali delle cellule, dovuto a ridotto gradiente extra-intracellulare del calcio.

 

Ma in che modo la fisioterapia può aiutare con l’osteoporosi?

 

Ad oggi la fisioterapiaviene considerata una delle strategie terapeutichemigliore per aiutarti a rafforzare le tue ossa e i tuoi muscoli, può prevenire il diradamento osseo, ridurre le cadutee aiutarti a gestire qualsiasidolore. Nello specifico un fisioterapistapuò lavorare con te per trovare attività che soddisfino le tue esigenze e che rafforzino le tue ossa. A volte quando la concentrazione di calcio si riduce o quando le ossa della colonna vertebrale collassano, si va incontro a un doloreche spesso può diventare cronico. Anche in questo caso la fisioterapiapuò  essere un valido aiutante per gestire questo dolore. Inoltre dal momento che l’osteoporosi è più comune nelle persone anzianequello a cui si va incontro è un aumento della percentuale di cadute, è per questo motivo che è necessario migliorare sia il tono muscolareche l’equilibrio.

 

La riabilitazione infatti, nei casi di osteoporosi, mira nelle fasi di riacutizzazione del dolore, a ridurlo mediante tecnologie specifiche quali FREMS, TENS o la TECARTERAPIA. Nella fase di mantenimento invece viene indicata la rieducazione posturale, tecnica di simmetrizzazione e autocoscienza corporea basata sui principi della "Riabilitazione Morfologica Metodo Mezières".
La ginnastica posturale infatti agisce sulle cause che determinano i disequilibri morfologici individuando come le tensioni muscolari, presenti in ognuno di noi, alterino la normale simmetria corporea. Attraverso movimenti precisi ed esercitando i muscoli "dimenticati" si lavorerà per restituire, elasticità e benessere alla muscolatura contratta.

Nello specifico si lavorerà con la postura, l’equilibrio, l’ andatura, la coordinazione e la stabilizzazione dell’anca e del troncopiuttosto che  con la forma fisica aerobica generale. Una lezione relativamente indolore dovrebbe consistere di una fase di riscaldamento, di allenamento e di rilassamento.

In ultimo, nella prevenzione dell'osteoporosi è fondamentale la dieta, che dovrà essere ricca di cibi contenenti calcio e proteine, ma povera di alimenti che bloccano o riducono l'assorbimento intestinale di calcio. Va evitato inoltre un eccesso di sale, proteine, alcool, caffé, in quanto tali alimenti aumentano la perdita di calcio con le urine. E' importante, inoltre, stare all'aria aperta perchè i raggi ultravioletti, attraverso la pelle, sintetizzano la vitamina D, che favorisce l'assorbimento di calcio nell'intestino.