LE ALTERAZIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE E LA GINNASTICA POSTURALE

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La colonna vertebrale è una complessa struttura anatomica che supporta il corpo umano durante ogni movimento.  La postura invece è definita come la disposizione delle parti del corpo nello spazio, il cui obiettivo è quello di mantenere l’equilibrio statico e dinamico. La posturar appresenta infatti, un atteggiamento statico con piccoli limiti d’oscillazione, differente dall’equilibrio inteso invece come atteggiamento dinamico che può essere mantenuto anche con oscillazioni importanti.

 

Eventuali alterazioni della colonna possono portare all’insorgere di patologie posturali importanti, con conseguente impatto negativo nello svolgimento di attività quotidiane. Tra le alterazioni croniche più comuni vi è la scoliosi, una deviazione permanente del tronco sul piano frontale. La scoliosi è il dismorfismo più frequente e diffuso ed è una deviazione della colonna vertebrale sul piano frontale. Esistono due tipologie di scoliosi:  strutturata e non strutturata. La prima riguarda una deformità della colonna non riducibile o parzialmente riducibile in posizione supina;la seconda una deformità completamente correggibile in posizione supina, caratterizzata clinicamente dalla presenza di asimmetria dei fianchi o delle spalle ma senza la rotazione vertebrale.

 

Gli studi hanno mostrato l'importanza dell'esecuzione sia di esercizi di rinforzo del core sia di esercizi per l'acquisizione della consapevolezza del proprio corpo. I vari studi mettono l'accento su quanto l'applicazione della giusta combinazione  di esercizi specifici per ogni singolo soggetto sia il sistema migliore per apportare dei cambiamenti positivi nei parametri posturali dei soggetti con scoliosi.

 

La ginnastica posturale è l’unica forma di ginnastica che ha lo scopo, attraverso un processo di apprendimento psicomotorio, di rieducare le alterazioni morfologiche orientando il lavoro sull’intero organismo e non su un singolo segmento. Diversi autori (Pivetta, Charrière, Stagnara, Méziéres, Ferguson, Perdriolle, ecc.) sono convinti che le alterazioni posturali, tra cui il dorso curvo posturale, possono essere risolte non solo tonicizzando settorialmente masse muscolari ipotrofiche, ma cercando di operare un’azione di ricostruzione di schemi posturali errati. Lo scopo è quello di fornire gli strumenti operativi necessari per ogni tipo di intervento rieducativo, affrontando gli aspetti che riguardano l’azione interdisciplinare della prevenzione dell’età evolutiva, dell’ergonomia e del movimento antalgico. Gli esercizi che vengono proposti imitano gli atteggiamenti corretti che devono essere ripetuti coscientemente per poterli automatizzare durante ogni attività quotidiana. Nei soggetti con dorso curvo posturale,  la cinesiterapiaoffre importanti benefici di prevenzione e di riduzione delle alterazioni antero-posteriori del rachide, quando il lavoro è determinato da esercizi rivolti allo sviluppo e al rafforzamento delle funzioni responsabili al controllo posturale, dell’equilibrio e della stabilità assiale della colonna vertebrale.

 

In conclusione la buona postura è quindi rappresentata da un buon equilibrio muscolare e scheletrico che protegge le strutture portanti del corpo da una lesione o da deformità. In queste situazioni i muscoli lavorano in modo efficace e gli organi toracici e addominali si trovano in posizione ottimale, al contrario di quanto accade in una postura scorretta, dove le relazioni tra le parti del corpo sono alterate e producono aumenti di tensione.