LA PROPRIOCEZIONE NEGLI ANZIANI: COME PREVENIRE LE CADUTE PIU’ COMUNI

/news_foto_87.png

Le cadute tra le mura domestiche negli adulti over 65 e più in generale nelle persone con disabilità di ordine motorio e/o cognitivo, sono una delle principali fonti di lesioni che portano a conseguente disabilità e ospedalizzazione. Da un recente studio, ogni anno circa il 28-35% delle persone con età superiore ai 65 anni può incorrere in cadute e questa percentuale tende a crescere al 32-42% negli ultrasettantenni. Le cadute si verificano dunque prevalentemente nelle persone anziane, la classe di età infatti più colpita è quella tra i 74 e gli 85 anni.

 

E’ possibile definire la caduta come un evento improvviso, non intenzionale, un inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione eretta, seduta o distesa. La caduta è correlata ad una perdita dell’equilibrio senza perdita di coscienza. Le cadute possono essere prevedibili, accidentali ed imprevedibili.

  • Le cadute prevedibili capitano a persone disorientate o con problemi nella deambulazione o che hanno reazioni ai farmaci.
  • Le cadute accidentali sono legate a fattori ambientali, come ad esempio la presenza di ostacoli in casa.
  • Le cadute imprevedibili invece accadono a persone in buone condizioni cliniche in cui però subentra un improvviso disturbo dell’equilibrio.

 

E’ noto che questi eventi, anche se singoli, hanno un impatto significativo sulla vita delle persone: a livello individuale, in particolare per la perdita della qualità della vita e per la necessità di ricoveri in case di cura anche ripetuti; ma anche a livello sociale dal momento che questi ricoveri e relative cure comportano un aumento significativo di tutti i costi sanitari.  

Nonostante le cadute negli anziani sono un evento abbastanza frequente, ci sono alcuni fattori di rischio ben studiati su cui si dovrebbe porre particolare enfasi: il primo è sicuramente la fragilità di una persona adulta che porta con sé tutte le alterazioni legate all’età come uno stato di malattiaun’assunzione di farmaci specifica  o una debolezza dovuta a carenza di vitamina D; i rischi domestici determinati dalla presenza di ostacoli in casa o calzature non idonee.

 

Oggi il principale fattore di rischio è legato al deterioramento cognitivo ma l'indicatore di rischio più comune è la presenza di una storia di cadute. Questo indicatore infatti ci suggerisce la mancata correzione di tutti quei pericoli ambientali che hanno causato la caduta precedente. E’ per questo motivo che i protocolli per gli interventi di prevenzione delle cadute considerano la storia di cadute come una caratteristica chiave per avviare un intervento preventivo.

 

In merito a quest’ultimo oggi sono stati studiati diversi approcci di prevenzione delle cadute che possono considerare o un singolo fattore di rischio o  più fattori. Sicuramente in merito a questa tematica è raccomandato un intervento multifattoriale individualizzato che miri ad identificare e quindi ad affrontare i fattori di rischio personali ed ambientali: la promozione dell’attività fisica e l’allenamento per la forza e l’equilibrio  aiutano sicuramente a prevenire le cadute. I soggetti fisicamente attivi infatti, conservano l'equilibrio, la forza muscolare, la coordinazione e i riflessi grazie alla attività fisica.

 

Va tenuto presente però che non tutte le strategie di prevenzione delle cadute sono utili per tutti i pazienti: ad esempio, la sostituzione dietetica della vitamina D è raccomandata solo nelle persone con aumentato rischio di carenza di vitamina D. Inoltre le strategie di riduzione dei rischi domestici sono più efficaci se combinate con altri approcci di prevenzione delle cadute, come ad esempio i programmi di esercizi come una rieducazione motoria anche effettuata in gruppo. In conclusione, i pazienti anziani dovrebbero essere sottoposti a screening di routine per i fattori di rischio rilevanti e, se necessario, un programma di prevenzione delle cadute mirato e individuale.

Presso il centro di fisioterapia COPREZ è  possibile effettuare una visita specialistica con valutazione posturale e qualora fosse necessario sarà possibile intraprendere un percorso specifico di prevenzione delle cadute dove nell’arco del trattamento verrà:

  • Riequilibrato il tono-trofismo dell’intero apparato muscolare.
  • Effettuato un lavoro sull’equilibrio e la propriocezione al fine di migliorare i riflessi di fronte ad un eventuale ostacolo e l’autonomia nella deambulazione.
  • Svolta una rieducazione al corretto schema del passo, migliorando la cattiva abitudine di trascinare i piedi sul terreno.