INFIAMMAZIONE ALLA SPALLA O LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI?

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Ogni anno circa 18 milioni di persone riferiscono dolore alla spalla di cui una grande percentuale  è dovuta ad un’infiammazione e in casi estremi ad una degenerazione della cuffia dei rotatori. Solitamente la progressione della rottura della cuffia dei rotatori può essere difficile da prevedere perché l’eziologia di questa patologia è probabilmente multifattoriale, inclusa la degenerazione legata all'età, ai micro e macrotraumi. E’ stato dimostrato infatti che l'incidenza della rottura della cuffia dei rotatori aumenta con l'età: si registra una rottura della cuffia dei rotatori in più della metà degli individui di 80 anni. Ulteriori fattori che ne influenzano il danneggiamento sono il fumo, l'ipercolesterolemia e la genetica.

 

L’infiammazione della cuffia dei rotatori è caratterizzata da dolore, a volte difficilmente localizzabile, della spalla sia in movimento che a riposo (soprattutto nelle ore notturne), da debolezza muscolare della spalla e da perdita di ampiezza nei relativi movimenti.

 

Cosa fare però in caso di infiammazione?

 

Nella maggior parte dei casi, soprattutto se il problema è di lieve entità, un periodo di riposo e l’impiego di terapie fisiche e fisioterapiche sono misure sufficienti per trattare l’infiammazione. In rari casi invece, dove si riscontra una lesione della cuffia, si può arrivare fino alla necessità di un intervento chirurgico per risolvere non tanto il problema dell’infiammazione tendinea, quanto la presenza di eventuali lesioni associate.

 

Generalmente il trattamento conservativo, inclusa la terapia fisica, è spesso proposto come primo approccio di gestione per i pazienti con lesioni della cuffia dei rotatori e i risultati della letteratura scientifica suggeriscono che questa tipologia di terapia ha un effetto benefico per i pazienti che hanno lesioni o semplici infiammazioni. Nello specifico si evidenzia una modulazione del dolore, un miglioramento dell’articolazione degli altri muscoli soprattutto nella coordinazione dei movimenti, un effetto terapeutico sui muscoli e sui tendini della cuffia dei rotatori strutturalmente danneggiati.

 

Naturalmente il primo obbiettivo del trattamento della cuffia dei rotatori è la riduzione del dolore; questa si ottiene mediante tecniche manuali come massoterapia, trattamento trigger point o atraverso l’uso di mezzi fisici ad alta tecnologia come laser ad alta potenza, tecarterapia, ultrasuoni, ipertermia, neuromodulatore, tens e correnti antalgiche. Nello specifico possiamo affermare che gli esercizi sono una parte fondamentale della riabilitazione della cuffia dei rotatori e consistono in movimenti di rotazione esterna per il muscolo sovraspinato, sottospinato e il piccolo rotondo e in movimenti di rotazione interna per il muscolo sottoscapolare.

 

In una prima fase il fisioterapista pone particolare attenzione all’esecuzione corretta del movimento; l’esercizio infatti avviene a corpo libero in modo che il paziente si concentri solo sullo schema motorio e non sulla sopportazione del carico. Progressivamente si inseriscono resistenze di vario tipo, come  pesi, elastici e superfici statiche per le contrazioni isometriche.  Solo successivamente sarà abilità del terapista saper integrare il mezzo fisico più adatto con le tecniche di terapia manuale che effettua. Ad esempio nei casi in cui il problema risulti di maggiore entità, può essere data indicazione ad eseguire terapia con onde d’urto focali, indicata sia in presenza di calcificazioni che in loro assenza, in quanto non serve a “rompere” i depositi di calcio, ma si basa su una stimolazione meccanica dei tessuti della spalla, allo scopo di indurre un effetto antinfiammatorio e rigenerativo. In altri casi specifici, lo specialista può prescrivere invece un trattamento basato su infiltrazioni di corticosteroidi, per alleviare più rapidamente l’infiammazione.

Quando il trattamento conservativo fallisce però, la riparazione chirurgica fornisce un'alternativa terapeutica affidabile proprio perché la fisioterapia, che in questo caso dovremmo chiamare rieducazione, serve essenzialmente a re-imparare ad usare correttamente la cuffia dei rotatori.