INDIBA ACTIV: LA NUOVA STRATEGIA TERAPEUTICA PER LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO

/news_foto_104_41018977.png

Il pavimento pelvico è quell’insieme di muscoli, fasce e legamenti che chiudono in basso lo spazio addominale e contengono i visceri al suo interno. E’ costituito da muscoli organizzati in tre diversi strati piu' o meno profondi nel bacino: diaframma pelvico; diaframma urogenitale; muscoli della loggia vulvo - clitoridea.

Molte volte però può essere riduttivo definire il pavimento pelvico solamente come quell’insieme di tessuti muscolari, organi e tendini perchè in realtà e' la parte piu' intima di ognuno di noi che si trasforma sotto le influenze dello stato emotivo e delle sensazioni che si vivono.

Essendo un organo molto complesso anche le funzioni che svolge sono estremamente diversificate tra loro: funzione urogenitale, anale, sessuale ecc. In relazione a questo, esistono sintomi che nascono dallo squilibrio di queste funzioni. In base all'organo interessato, possiamo distinguerli in : urinari, vaginali e ano - rettali. Allo stesso tempo però bisogna sottovalutare il dolore pelvico cronico, quell' insieme di sintomi, di cui il piu' importante e' il dolore, che persiste da almeno 3 mesi. Il dolore pelvico deriva da una serie di differenti meccanismi alcuni dei quali rimangono spesso misconosciuti. E’ proprio a causa di questa molteplicita' di fattori che concorrono alla generazione del dolore, che si parla di “sindrome”.

 

Nella “sindrome del dolore pelvico cronico” si distinguono cause sia psicologiche che fisiche. Queste ultime spaziano notevolmente tra causeurologiche; ginecologiche; neuromuscolari; rettali e gastrointestinali. Il dolore è classicamente avvertito in sede pelvica e/o perineale con possibili irradiazioni a livello inguinale, lombare, genitale, sovracoccigea e sovrapubica. L’intensità e la frequenza della sintomatologia dolorifica varia da individuo ad individuo e puo' presentarsi associato a sintomi collaterali a carico dell’apparato urologico, ginecologico, sessuale. Questa sindrome solitamente è una condizione altamente invalidante per la persona: basti pensare alle compromissioni che comporta nella vita personale, lavorativa e familiare. Inoltre spesso ne consegue una sofferenza psicologica che causa cambiamenti negativi nella vita del paziente.

Donne e uomini con tale sindrome dolorifica spesso sviluppano anche disordini come ansia, depressione, limitazioni nella vita sociale, disfunzioni sessuali e impedimenti nello svolgere l’attivita' fisica e le attivita' quotidiane.

 

E’ per questo motivo che molte volte è necessario RI-abilitare il perineo!

 

Riabilitare il perineo vuol dire semplicemente restituire un’abilità, che si presume perduta, ma che si puo' ri-attivare, permettere quindi alla donna di controllare quel “luogo di passaggio” intimamente legato all’essere femminile.

 

Quali sono i metodi più efficaci nella riabilitazione del pavimento pelvico?

 

Le principali tecniche riabilitative sono rappresentate dalla chinesiterapia, dal biofeedback e dall’elettrostimolazione funzionale. L’obiettivo e' il miglioramento delle “performance” perineali, cosi' da consentire al pavimento pelvico di espletare correttamente le sue funzioni di sfintere, di sostegno e sessuali. Ultimamente però si è parlato anche di una nuova strategia terapeutica, l’utilizzo della tecnologia INDIBA activ, che grazie alla frequenza di 448 kHz stimola lo scambio ionico intra e extracellulare, ripristinando così l’attività elettrica cellulare fisiologica, che consente la corretta funzionalità delle cellule.

Questo sistema, che si basa sulla frequenza a 448 kHz, migliora la biostimolazione, attiva la microcircolazione e favorisce l’iperattivazione metabolica, rispettando nello stesso tempo la fisiologia cellulare. Favorisce il movimento degli ioni tra la matrice intracellulare e quella extracellulare e ripristina la permeabilita' e il potenziale della membrana cellulare. L’equilibrio elettrico cellulare ottimizza il recupero tissutale mediante l’apporto di ossigeno e nutrienti veicolati dal sangue.  L’utilizzo di questa tecnologia permette di agire ad un livello piu' profondo dei tessuti resistenti al passaggio della corrente, come le articolazioni, le ossa, i legamenti e i tendini.

Questa tecnica è una vera e propria strategia innovativa che combinata con tecniche manuali e chinesiterapia, permette di concentrare gli effetti dell’energia elettro- rigenerativa su tutte queste strutture.