ESTATE: I CONSIGLI DEI FISIOTERAPISTI PER UN’ATTIVITA’ FISICA IN SICUREZZA

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L'arrivo delle belle giornate porta spesso la voglia di uscire all’aria aperta e iniziare ad approcciare a qualche sport per divertimento o semplicemente per tornare in forma. Camminate in montagna, nuoto, beach volley, possono, se fatti con disattenzione, comportare rischi per il nostro apparato neuro-muscolo-scheletrico che dobbiamo considerare.

 

La domanda da porsi ogni volta che vogliamo approcciarci a qualche nuova tipologia di sport è quali sono le parti del corpo a rischio?

 

Tra i primi  che ci vengono immediatamente in mente ci sono i tendini: queste strutture sopportano spesso carichi di lavoro importanti, ma soffrono le variazioni del carico: se un soggetto non è abituato a grandi sforzi, tra salite e discese più o meno impegnative, c è il rischio di  sollecitare un tendine inappropriatamente e  compromettere la propria salute. Allo stesso modo anche correre sulla spiaggia o in pendenza può creare numerosi problemi se non si hanno accorgimenti particolari. E possibile infatti creare squilibri di azione muscolare e conseguentemente perdere la corretta posizione del bacino e della colonna e questo può provocare sintomi dolorosi in diverse parti del corpo compreso il collo e la schiena.

 

Allo stesso tempo è assai frequente riscontrare dolori alla colonna cervicale o lombare causati sia dalla poca attività sia dalle posture inadeguate mantenute a lungo, sia dalla troppa attività e dai movimenti magari nuovi e ripetuti come quelli effettuati durante il windsurf, il beach volley, il rafting e altri sport.

 

Vi sono  inoltre delle parti tendineo-muscolari a rischio di maggior infortunio per chi non è un abituale sportivo. Ad esempio il muscolo sovraspinato della spalla, che soffre spesso nelle gare di beach volley; il gemello mediale è una sede frequente di lesioni per i tennisti, i calciatori e per chi fa sport sulla sabbia; i tendini flessori delle mani per chi arrampica in montagna sulla roccia e molti altri.

 

Ferie, belle giornate e tempo libero da dedicare ad attività che non abbiamo modo di svolgere nell’arco dell’anno fanno molto bene allo spirito e anche al corpo ma è necessario essere consapevoli che spesso ci espone a piccoli traumi, soprattutto se non siamo abituati e abbiamo la tendenza a soffrire di questi disturbi. Movimenti, torsioni, trazioni anomale dei muscoli del collo, che sono spesso il risultato di un anno di sedentarietà, possono determinare una cervicalgia o mal di schiena se la persona già ha qualche sofferenza all’apparato muscolo-scheletrico.

E’ prudente quindi, prima di approcciarsi a nuovi sport, consultare un medico e un fisioterapista per potersi concedere in tutta tranquillità e sicurezza il 100% dell’attività fisica.