DISTURBI NEUROLOGICI: UN ALTRO APPROCCIO E’ L’IDROKINESITERAPIA

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I disturbi neurologici sono malattie del sistema nervoso centrale e periferico che si manifestano generalmente con un andamento progressivo e degenerativo. Attualmente, le malattie neurologiche conosciute e descritte sono circa 600 e di queste 600 molte sono estremamente note come: l'ictus, le demenze, la spina bifida, i tumori al cervello, l'emicrania, l'epilessia, la sindrome del tunnel carpale, il morbo di Parkinson e la neuropatia periferica.

La maggior parte di queste patologie presentano una progressione degenerativa di alcuni circuiti nervosi del cervello, con conseguenti difficoltà nel controllo del movimento, del linguaggio e  una qualità di vita che va sempre più a peggiorare.

 

Ogni paziente affetto da una malattia neurologica ha un piano terapeutico personalizzato e accanto alla terapia farmacologica, che viene prescritta dal neurologo, viene raccomandata una riabilitazione, che studiata ad hoc con il fisioterapista, permette di recuperare o ricercare risposte funzionali alternative al danno neurologico invalidante che si è subìto.

 

Grazie alla riabilitazione i pazienti riescono a ritrovare autonomia fisica, mentale e psicologica, acquistando tecniche per risolvere o migliorare il deficit che li ha colpiti. Esistono numerose tipologie di intervento quali la facilitazione neuromuscolare propriocettiva, l’esercizio terapeutico conoscitivo, la mirror therapy, ma attualmente si ricercano sempre di più nuove strategie per gestire la disabilità.

 

Recenti studi hanno osservato promettenti effetti sulla salute mediante forme di esercizio meno convenzionali, tra cui la danza, il Tai Chi, il nordic walking, e infine l’ idrokinesiterapia.

 

L’idrokinesiterapia è in questo caso molto utile per i pazienti affetti da malattie degenerative perché l’ambiente acquatico offre vantaggi meccanici specifici grazie ai principi idrostatici e idrodinamici di galleggiabilità, viscosità e resistenza. La viscosità dell'acqua è una fonte eccezionale di resistenza naturale che può facilitare diversi compiti di allenamento motorio, fornendo una resistenza per il rafforzamento muscolare.

Oggi numerosi studi in campo scientifico sostengono che l’idrokinesiterapia faccia davvero la differenza per il proprio benessere, sia a livello psicologico che fisico. Soprattutto nei pazienti con malattia a livelli avanzati, la riabilitazione in acqua è di estremo sostegno proprio per il fatto che, immerso in acqua, il corpo subisce meno la forza di gravità, riuscendo quindi ad eseguire movimenti più dolci e ovattati.

In aggiunta, l’ambiente acquatico consente ad alcune persone con instabilità posturale, alto rischio di caduta, debolezza alle gambe e disturbi dell'andatura a eseguire gli esercizi con successo quando ciò non è fattibile o pericoloso se effettuato fuori dall’acqua.

Inoltre, quando il corpo è a contatto con l’acqua, il cervello aumenta la reazione di controllo dei movimenti. Pertanto anche i semplici movimenti, il tremore, le oscillazioni incontrollate di mani, piedi, e altre parti del corpo, risultano più semplici da controllare.

 

L’insieme di tutti studi condotti in questo campo hanno suggerito che l’idrokinesiterapia agisca positivamente sulla gravità della malattia e sulle disabilità motorie. Allo stesso tempo si evidenzia un netto miglioramento sia delle disabilità non motorie che delle dimensioni sociali e della qualità della vita dei partecipanti.