DANNO ALLA COLONNA VERTEBRALE: COMPLICAZIONI E FISIOTERAPIA

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Tra le possibili complicanze di un insulto alla colonna vertebrale, quelle respiratorie sono particolarmente importanti. Il danno alla muscolatura respiratoria è variabile a seconda del livello e della completezza della lesione.

 

Tra le problematiche più frequenti che si possono sviluppare in pazienti che hanno subito un danno cervicale o un danno alla parte alta della colonna toracica ci sono quelle respiratoriepolmoniti ed atelettasie sono infatti la causa più frequente tra i tetraplegiciche in alcuni casi può portare anche alla morte.

 

L’alterazione della funzione respiratoria è il risultato di una serie di fattori, alcuni ad esordio immediato ed altri più tardivo, che nel complesso vanno a limitare l’espansione della gabbia toracica, nonché ad inficiare la normale meccanica respiratoria e la funzionalità del sistema di rimozione delle secrezioni e della tosse. Quasi tutti i volumi polmonarisubiscono una drastica riduzione e questo è dovuto principalmente alla diminuzione della Capacità Vitale, indotta dalla riduzione della forza della muscolatura respiratoria e dalla fatica, oltre che dalla perdita nella capacità inspiratoria e dalla possibile formazione di atelettasie.

 

La presa a carico della persona con mielolesione cervicale è decisamente complessa e multisfaccettata. Oltre alle compromissioni più evidenti riguardanti le funzioni motorie e sensoriali, questo paziente manifesta tutta una serie di problematiche correlate, per esempio quella dell’eloquio e dell’alimentazione.

 

Per questo motivo risulta anche evidente che la gestione stessa del paziente, in ogni specifico ambito, debba essere curata e dettagliata nei minimi particolari. Questo vale anche e soprattutto per la presa a carico respiratoria, che non può limitarsi a sporadici interventi disconnessi gli uni dagli altri, ma necessita di un approccio multidisciplinare costante ed in continuo modificarsi, sulla base dell’evoluzione clinica del paziente.

 

Nel dettaglio incentrare il trattamento di questi pazienti su interventi che aumentino la Capacità Vitale significa mirare al ripristino di una funzionalità polmonare, che li renda indipendenti nella respirazione e nella clearance delle vie aeree. L’utilizzo di fasce elastiche addominali elimina la riduzione dei volumi polmonari quando il paziente si trova in posizione seduta o semiseduta, aumentando la VC. La respirazione glossofaringea porta ad un aumento di questo volume e si è dimostrata una tecnica abbastanza sicura nonostante sia necessario tempo e personale addestrato perché il paziente possa apprenderla correttamente.

È importante essere consci del fatto che gli interventi fisioterapici su questo tipo di pazienti devono essere inseriti in un percorso clinico che preveda un approccio intensivo, basato sulla compartecipazione di differenti professionisti della salute come medici, fisioterapisti e infermieri.